“Come mai non è stata coinvolta la popolazione e perché è stato lasciato il traffico aperto sulla SP 530 Napoleonica? L’esercitazione è stata così solo la prova del sistema antincendio ovvero se gli spruzzatori funzionavano?”. Sono alcune delle domande che il Comitato per la dismissione immediata del rigassificatore di Panigalia pone alla vigilia della conferenza stampa di presentazione dei risultati della simulazione di un’emergenza all’interno dell’impianto che si è svolta lo scorso 9 aprile. Quesiti che i componenti del comitato avrebbero voluto porre alle autorità nel corso dell’incontro di domani, al quale però la Prefettura ha ammesso solamente gli organi di stampa.
“Il Comune di Porto Venere ha inoltrato ai residenti un volantino per spiegare come comportarsi in caso di emergenza nel rigassificatore Snam di Panigaglia e in contemporanea ha informato tramite le testate giornalistiche che il 9 aprile alle 9.30 sarebbe scattato l’allarme. Tutto era programmato, e infatti in tale data alcune maestranze e forze di Polizia erano già nei luoghi assegnati. C’era anche un drone dei Vigili del fuoco per immortalare le procedure, che si possono trovare in rete. Quindi dopo l’esercitazione – affermano dal Comitato – abbiamo pensato di poter partecipare alla conferenza stampa della Prefettura con inoltro di istanza”. Ma così non è stato.