“Benché noi Cobas, e il personale di Atc, siamo ormai abituati a tutto, non ci capacitiamo di quanto la nostra azienda possa scendere così in basso”. Il coordinatore provinciale del sindacato di base, Daniele Lodola, interviene sul tema delle promozioni firmate dall’ormai ex amministratore delegato Giovanni Copello prima di rassegnare le dimissioni. Un ultimo “regalino” all’azienda che ha indispettito molti lavoratori e le sigle sindacali, ma che vede solamente i Cobas uscire allo scoperto per condannare pubblicamente il blitz realizzato all’ultimo giro di lancette da parte del manager.
“Copello, non volendo essere da meno dei predecessori, non si è discostato dal trend iniziato dagli amministratori precedenti, nonostante nell’ultima riunione abbia anche chiaramente affermato con testuali parole: “Non voglio lasciare polpette avvelenate al prossimo direttore generale chiunque sia”. Una frase degna di nota – prosegue Lodola -, peccato che sia rimasta solo una frase… Il giorno prima delle sue dimissioni, infatti, sono apparse in azienda quattro promozioni con assegnazione di parametri, precisamente un parametro 250, il massimo raggiungibile, due parametri 230 e un 205, con successivo aumento degli stipendi per i fortunati”.
“Non vogliamo mettere in discussione le capacità personali dei suddetti perché non riteniamo sia questo il punto nevralgico, il problema sta nella differenza di comportamento della direzione e le disparità che ci sono tra i vari comparti, da un lato promozioni e dall’altro non vengono riconosciuti i diritti dei dipendenti. Infatti Atc è in causa da circa un anno e mezzo, perché non vuole riconoscere un aumento mensile di 3 euro e 75 centesimi lordi ai propri dipendenti previsto dal contratto collettivo nazionale. Il personale viaggiante (autisti) è senza vestiario, a tal punto da dover e poter usare qualsiasi indumento personale: in questo modo qualsiasi persona potrebbe sedersi al posto guida e non si vedrebbe la differenza. Per far pulire il casottino di Via Diaz, dove in inverno gli autisti si riparano dalla pioggia, è dovuta intervenire Asl dopo una denuncia. Il personale che ha frequentato i corsi per il rinnovo delle patenti ha ricevuto il rimborso dei costi anticipati a distanza di 12 mesi e grazie a un’ulteriore denuncia e al conseguente intervento dell’Ispettorato del lavoro. Il personale dell’officina non riceve promozioni né gratificazioni da diversi anni, nonostante la mole di lavoro a cui sono sottoposti e la professionalità dimostrata in plurime occasioni”.