Genova. “La Cgil ha sospeso cautelativamente questa persona e sta chiedendo esplicitamente che la magistratura e tutti gli organi competenti facciano piena luce su quello che è avvenuto. Noi saremo rispettosi. Dopodiché lo dico secco: a noi lezioni di democrazia non ce le dà nessuno, perché, se la democrazia in questo Paese c’è, è grazie alle lotte dei lavoratrici e dei lavoratori“.
Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a Genova per la campagna a favore del sì ai referendum dell’8-9 giugno, commenta il caso dell’aggressione fascista denunciata dal sindacalista della Fillea Fabiano Mura, ora indagato per simulazione di reato dopo aver ammesso davanti al pm Manotti che quell’episodio era inventato di sana pianta. Una vicenda che ha inciso anche sulla campagna elettorale per le comunali a Genova, dopo l’immediata adesione del centrosinistra e della candidata sindaca Silvia Salis alla manifestazione indetta dal sindacato a Sestri Ponente.