Incontro tecnico in Provincia, per l’amministrazione comunale di Calice al Cornoviglio e Regione Liguria, alla presenza di alcuni volontari del locale servizio di protezione civile, per programmare la prima fase della riapertura della Sp 8, gravata dalla frana di Ferdana, dove è in corso un importante cantiere per la messa in sicurezza del sito. Entro i primi giorni di giugno sarà possibile transitare attraverso l’area di cantiere durante una serie di aperture quotidiane “controllate”, in due precisi momenti della giornata. Il piano prevede, infatti, la possibilità di transito nello spazio di cantiere in due momenti precisi, cioè prima e dopo le attività che vengono svolte dalla ditta che sta realizzando l’opera di messa in sicurezza. Si tratta di una prima riapertura, dedicata ai soli residenti, propedeutica alla ripresa della regolare circolazione lungo questa importante arteria stradale. Una riapertura che sarà man mano ampliata per durata e nuove fasce già nei mesi successivi. “La situazione lungo questa tratta stradale è decisamente complicata, si tratta di una delle frane più importanti degli ultimi anni. L’intervento in fase di realizzazione prevede il consolidamento di tutto il versante montuoso sopra la strada provinciale, con un’opera impegnativa che viene portata avanti dalla Provincia grazie ad un finanziamento regionale. Le condizioni di sicurezza oggi ci permettono di iniziare a programmare, già dalle prossime settimane, la prevista prima riapertura della strada. Se tutto si svolgerà come abbiamo previsto e concordato con il Comune, senza problematiche aggiuntive e senza situazioni che possano creare ritardo alle opere di cantiere, dopo questo programma si potrà avviare un’ulteriore fase di ampliamento dei transiti, sino ad arrivare alla completa riattivazione del percorso sulla Sp 8”, spiega Pierluigi Peracchini, presidente della Provincia.
Una soluzione straordinaria, sempre con il vincolo della massima condizione di sicurezza, per limitare il disagio dei residenti in vista di una riapertura definitiva. Per garantire il transito il Comune di Calice ha garantito il supporto di propri operatori, amministratori locali, tecnici del Comune e volontari, che fisicamente si occuperanno di aprire il percorso, generalmente chiuso, grazie all’accesso attraverso i due cancelli, della Strada Provinciale SP 8 nel tratto interessato dalla frana. Per le prossime settimane, dai primi di giugno, tutti i giorni, dalle 6 del mattino fino alle 8:30, e poi dalle 17:30 sino alle 20:30, i residenti della zona, i possessori di abitazioni in zona, i dipendenti delle attività commerciali o delle attività produttive che hanno sede nella zona, potranno attraversare l’area di cantiere. Nelle altre ore la strada resterà chiusa per le attività di cantiere in corso e per i necessari limiti di sicurezza. Questa opportunità, una volta che gli interventi della ditta che sta consolidando il fronte di frana saranno nella fase in cui le lavorazioni garantiscono maggiore sicurezza, verrà poi allargata ad altri utenti e sviluppata anche su ulteriori fasce orarie. “L’avvio della prima fase di riapertura della strada tra poche settimane è certamente una buona notizia per i residenti e per tutta la Val di Vara – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Raul Giampedrone -. Questo risultato è il frutto di un forte impegno di Regione Liguria, con il finanziamento integrale degli interventi sia sulla Sp8 sia sulla Sp20 per oltre un milione e 200mila euro, anche per la messa in sicurezza del ponte di Villagrossa. Impegni che avevamo assunto e che abbiamo mantenuto. Il mio ringraziamento è rivolto al Comune e ai cittadini, che hanno dimostrato tanta pazienza, grande senso civico e un enorme senso di responsabilità in questo lungo periodo molto difficile di parziale isolamento del centro abitato”. Molto farà naturalmente anche l’ente direttamente coinvolto: “L’amministrazione comunale di Calice – commenta il sindaco Federica Pecunia – si è messa subito a disposizione per collaborare, dopo un anno, alle prime riaperture della strada provinciale SP8, attraverso il contributo degli stessi amministratori e dei volontari civici. È un primo passo che so bene non risolve attualmente i gravi disagi di tutti i concittadini e delle attività, isolati ormai da più di un anno. Le rassicurazioni da parte di tutti i tecnici che questo sia solo l’inizio del percorso per tornare al più presto a una situazione di normalità è la spinta per guardare avanti e fare tutto ciò che è in nostro potere per consentire che quei cancelli finalmente ci liberino e consentano alle attività di tornare a vivere e ai cittadini di avere nuovamente possesso della libertà di movimento alla quale hanno, con enormi sforzi di ogni tipo, dovuto rinunciare da quel 2 maggio 2024. Come fatto in questi mesi, seguiremo tutte le fasi con grande attenzione”.