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Antenne, Bertoni scrive a Meloni e Bucci: “Comuni in prima linea ma senza alcun potere decisionale”

Antenne, Bertoni scrive a Meloni e Bucci: “Comuni in prima linea ma senza alcun potere decisionale”

Massimo Bertoni

Una lettera contenente osservazioni sul procedimento amministrativo per il rilascio della autorizzazioni riguardanti l’installazione di antenne per impianti di teleradiocomunicazione e/o stazioni radiobase a utilizzo della telefonia mobile: l’ha inviata Massimo Bertoni, sindaco di Vezzano Ligure, a nome dell’amministrazione comunale, a cinque presidenti: Giorgia Meloni, presidente del Consiglio; Marco Bucci, della Regione; Pierluigi Peracchini, di Anci Liguria; Roberto Gualtieri, delle Autonomie locali italiane; Roberto Franceschi, delle Autonomie locali italiane per la Liguria. Una comunicazione inviata “per sensibilizzare l’assoluta mancanza di ruolo dei comuni e dei sindaci di fronte all’aggressione del proprio territorio”, informano da Palazzo civico.

“Siamo a formulare il nostro disappunto nei confronti di una normativa che vede i Comuni quali soggetti in prima linea, ma di fatto senza alcun potere decisionale, in riferimento alle autorizzazioni per l’installazione di antenne, stazioni radio base, o impianti tecnologici per lo sviluppo della telefonia mobile – scrive il primo cittadino di Vezzano nella missiva -. La normativa che si è susseguita nel tempo ha reso tali infrastrutture opere di urbanizzazione primaria, realizzabili in qualsiasi zona omogenea dello strumento urbanistico e a qualsiasi condizione, riconoscendo alle stesse un’utilità pubblica molto incisiva che difficilmente può essere contrastata da parte degli enti locali, se non in presenza di vincoli paesaggistici e/o monumentali. Originariamente avevano qualche valenza i siti sensibili, le distanze dalle abitazioni o comunque il buon senso degli operatori che andavano ad installare tali strutture in aree poco rilevanti; ultimamente però, con l’introduzione degli incentivi Pnrr, voluti a livello europeo, il proliferare incontrollato delle fantomatiche antenne è divenuto un fenomeno molto dibattuto nei comuni, producendo non qualche difficoltà di gestione economica e di controllo sul territorio, soprattutto in quei piccoli comuni ad alta valenza storica/monumentale”.

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