Il World Drinks Award è a tutti gli effetti il campionato mondiale delle cose da bere, con migliaia di liquori e bevande che partecipano da tutto il mondo: quindi il Fabbrizii è stato incoronato come migliore amaro del mondo nel 2025.
La distilleria della Val d’Aveto ha fatto la parte del leone. Fabbrizii Riserva ha conquistato anche la medaglia d’oro come migliore amaro italiano, mentre l’amaro tradizionale ha ottenuto la medaglia d’argento. Medaglia di bronzo 2025 per altri due prodotti di Fabbrizii: l’aperitivo e il Gin Rusagni. Medaglia d’argento nella gara per i Classic Cocktails per il Negroni Fabbrizii.
“Ma tutta la zona si è messa in evidenza in questo prestigiosissimo premio internazionale – afferma Francesco Andreoli, presidente di Liguria Together (e cioè l’associazione che promuove le eccellenze del territorio ligure) – Quest’anno l’Amaro Apicella San Gallo ha ottenuto la medaglia di bronzo, mentre il Barzotto ha conquistato la medaglia d’argento negli amari. Si è trattato di una conferma del trend degli ultimi tre anni. L’amaro Camatti infatti nel 2024 ha ottenuto l’argento negli amari, mentre nel 2023 aveva ottenuto la medaglia d’oro mondiale e quella nazionale. L’amaro Apicella San Gallo nel 2024 aveva ottenuto la medaglia d’argento. Il digestivo Basanotto aveva vinto la medaglia d’oro mondiale e quella nazionale. Nel 2024 l’amaro Fabbrizii ha ottenuto la medaglia d’argento negli amari e un’altra nei digestivi. Sempre nel 2024 medaglia d’argento mondiale per l’aperitivo e per il Compound Gin. Siamo molto felici di questi risultati perché queste aziende fanno parte della nostra associazione Liguria Together: i loro successi ci aiutano a promuovere il prodotto Liguria nel mondo”.
La storia di Fabbrizii parte da lontano e contemporaneamente da vicinissimo. A raccontare la storia è Fabrizio Fugazzi, amministratore unico del Gruppo Fabbrizii.
Come nasce questo nome strano, Fabbrizii con due i finali? “Era il cognome di Giovanni Fabbrizii, che era il bisnonno di Laura Cabona: una dei soci dell’azienda, che ha sede a Rezzoaglio”
Fino a poco tempo fa il marchio Fabbrizii non era conosciuto “In realtà noi siamo una realtà di livello internazionale da più di trent’anni anche se in un settore completamente diverso”.
Quale? “L’ingegneria”.
Come siete finiti a vincere medaglie d’oro nel campo dei liquori? “E dire che abbiamo iniziato da pochissimo: appena 4 anni. Praticamente ci siamo inventati questa attività da zero”.
Come è possibile? “Tutto è iniziato quando Laura Cabona in un cassetto ha trovato delle ricette scritte a mano dal suo bisnonno Giovanni”
E cosa c’era scritto? “Giovanni Fabbrizii faceva il caffettiere liquorista, sempre in questa zona, ed era molto conosciuto. Nello stesso cassetto c’erano infatti anche lettere di apprezzamento della casa reale italiana e anche documenti analoghi provenienti dall’estero. Lettere che i produttori potevano utilizzare per farsi pubblicità. Praticamente i regnanti dell’epoca erano gli influencer di oggi”
Come fate a sapere che il suo liquore era buono davvero? “Giovanni Fabbrizii nel 1906 vinse la medaglia d’oro con l’Amaro Fabbrizii all’esposizione internazionale di Genova. Quella ricetta è rimasta chiusa in un cassetto per quasi un secolo; nell’estate del 2021 l’abbiamo riportata alla luce e quattro anni dopo abbiamo vinto il titolo mondiale. C’è di che essere soddisfatti”.