Genova. Non si sbloccano le nomine dei nuovi presidenti delle Autorità portuali, compresa quella del Mar Ligure Occidentale per cui il Mit ha designato Matteo Paroli con l’intesa immediata del presidente Marco Bucci. Nei giorni scorsi le commissioni parlamentari hanno sospeso l’iter perché diversi profili non hanno ancora ricevuto il via libera e non compaiono nell’elenco trasmesso dal ministero. Intanto procede su un binario parallelo la riforma dei porti che prevede la costituzione di una nuova società statale con funzioni di governance.
Così, per superare lo stallo, si fa strada l’ipotesi di un commissariamento generalizzato in modo che le figure non più appese a trattative politiche possano intanto insediarsi nelle rispettive authority. A Genova e Savona si tratterebbe di prolungare un regime transitorio che dura da quasi due anni, quando Paolo Piacenza fu chiamato a sostituire Paolo Emilio Signorini dopo la nomina ai vertici di Iren. Poi il terremoto giudiziario tra Regione e porto, le dimissioni di Piacenza e l’arrivo di Massimo Seno (quasi un anno fa) e Alberto Maria Benedetti. Ma questa opzione potrebbe essere letta come una forzatura dagli altri partiti di governo.