
“Le notizie sull’imminente vendita a lotti delle proprietà immobiliari della ex Marinella SpA preoccupano soprattutto perché sembrano passare inosservate”. Così in una nota il segretario del Pd Sarzanese Marco Lorenzo Baruzzo, che prosegue: “Questo nonostante da tempo siano oggetto di accordi scritti e inequivocabili, intercorsi tra l’Amministrazione Comunale di Sarzana e Marinella spa in liquidazione: si veda il contratto del 18 novembre 2023 mediante il quale Comune di Sarzana e Marinella si accordavano in una clausola affinché, alla luce di un nuovo piano pluriennale di utilizzazione aziendale che la società si impegnava a presentare in tempi brevissimi, l’Amministrazione si obbligava a sua volta ad adottare uno strumento urbanistico attuativo (con lo scopo, temiamo, di svuotare e vanificare le previsioni vigenti relative alla salvaguardia del cosiddetto Parco Campagna). Allo stesso modo inosservate sembrano passare le conseguenze potenziali di questi eventi sugli equilibri ambientali e paesaggistici già fragili del nostro territorio”.
“La tutela e la salvaguardia della Piana di Marinella come patrimonio unitario di valori naturali, agricoli, storici e culturali – prosegue – rappresentano uno snodo strategico di ogni scelta pianificatoria sensata e responsabile, che metta al primo posto la difesa della biodiversità e la valorizzazione delle peculiarità del territorio. A quasi nove anni dall’affidamento dell’incarico per la redazione del nuovo piano urbanistico comunale e a oltre quattro anni dall’approvazione dei relativi obiettivi e strategie, chi governa la città e il territorio mette la pianificazione in fondo a tutte le priorità. Dodici mesi fa, in sede di approvazione del bilancio di previsione, la giunta comunale prometteva le risorse necessaria per dare un impulso all’iter, impantanato da anni. Non si è mosso nulla. Anzi, su diversi fronti, le scelte amministrative si confermano orientate all’urbanistica “contrattata”, piegata agli interessi particolari di proprietari ed eventuali investitori, noncurante dell’esigenza di consolidare un regime di salvaguardia delle aree agricole sopravvissute nel territorio comunale. Regime di salvaguardia che potrebbe portare, nella più felice delle ipotesi, alla nascita di un vero e proprio parco agricolo o un distretto rurale che esalti l’identità di Sarzana nella vallata e il suo ruolo di custode di un quadro paesistico ambientale che trova nella tenuta di Marinella un perno di pregio e rarità indiscusse. Ruolo di assoluta preminenza chiarito anche nel progetto di valorizzazione e ripristino ambientale della biodiversità di Marinella nell’ambito del programma del Centro Nazionale della Biodiversità. Le politiche di deroghe e varianti che alterano sistematicamente l’equilibro tra spazio aperto rurale e spazio edificato conducono all’annullamento di quella identità e a una perdita secca di opportunità di sviluppo per tutto il territorio. Lo smantellamento dell’unità fondiaria della tenuta, che passa sotto silenzio (il motto del centrodestra è anche in questo caso “non disturbare il manovratore”), si inserisce in questa “non-politica” di pianificazione. Che ne sarà delle prescrizioni residuali, oltre al noto divieto di frazionamento, contenute nell’area progetto 5 “Marinella” del pur vigente PRG? Ci riferiamo in particolare alle prescrizioni relative al Parco Campagna e alla redazione di un Piano di Utilizzazione Aziendale. Eppure – conclude l’esponente Pd – la stessa maggioranza e la stessa sindaca che oggi tace, nel 2020 prometteva di “comprendere, salvaguardare e potenziare il sistema paesaggistico ambientale e agricolo in un quadro strategico unitario di salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche come volano di una nuova sostenibilità”. Parole al vento, smentite dai fatti, dalle omissioni e dalle occasioni sprecate”.