Verso il rinnovo la convenzione tra Asl 5 e camera iperbarica di Massa, in scadenza il prossimo 31 dicembre: lo ha riferito oggi in Consiglio regionale l’assessore alla Sanità, Massimo Nicolò, rispondendo a un’interrogazione in merito presentata dal consigliere regionale Gianmarco Medusei, esponente spezzino di Fratelli d’Italia. “E’ ovvio che punteremo a rinnovarlo e ci verrà sicuramente rinnovato anche per il 2026 proprio per dare una risposta di continuità a patologie croniche che devono essere gestite e trattate con la terapia iperbarica”, ha detto Nicolò, riferendo di non vedere “alcun problema per quanto concerne la prosecuzione di questa collaborazione e dell’accordo per la camera iperbarica”. L’assessore ha altresì osservato che “al pari di questo prenderemo anche accordi per eventualmente eseguire altre prestazioni, così come la Toscana prende accordi con noi per eseguire prestazioni nello Spezzino. Credo che sia una attività di collaborazione bilaterale molto importante, che consente ai cittadini transregionali di poter facilmente essere sottoposti a prestazioni senza dover fare tanti chilometri”.
Soddisfazione da parte dell’interrogante Medusei, che appunto aveva chiesto se fosse nelle intenzioni di assessorato e giunta rinnovare l’intesa. “Una buona notizia per i pazienti spezzini: la convenzione tra l’Asl 5 e la camera iperbarica di Massa, in scadenza il 31 dicembre 2025, verrà rinnovata. La continuità delle cure è fondamentale per chi affronta patologie croniche e complesse. La terapia iperbarica può curare patologie come osteonecrosi, ulcere cutanee, piede diabetico, fratture non consolidate, fibromialgia, sordità improvvisa e arteriti con ischemie. Garantire l’accesso a queste cure significa offrire risposte concrete ai bisogni dei cittadini”, si legge in una nota del consigliere regionale FdI.
“Per la nostra provincia, confinante con la Toscana, raggiungere Massa è logisticamente più rapido e conveniente rispetto a Genova. La convenzione non solo garantisce continuità terapeutica, ma apre la strada a possibili collaborazioni anche per altre patologie specialistiche, rafforzando l’offerta sanitaria locale e migliorando l’accessibilità dei servizi”, aggiunge Medusei.