Politica

Panigaglia, Giampedrone: “Disponibilità assoluta a provare ad ampliare monitoraggi su rumore”

Panigaglia, Giampedrone: “Disponibilità assoluta a provare ad ampliare monitoraggi su rumore”

Generico novembre 2025

“Chiediamo alla Regione di sostituirsi alla Provincia mettendo in campo attraverso Arpal le misurazioni dei rumori, perché i cittadini non possono continuare a vivere in questa situazione”. Lo ha detto oggi in Consiglio regionale, in riferimento all’impianto di rigassificazione Snam di Panigaglia, nel comune di Porto Venere, il consigliere Pd Davide Natale illustrando un’interrogazione con la quale si rivolgeva alla giunta “per conoscere quali azioni intende mettere in campo per effettuare campagne di misurazione dei rumori in occasione di scarico di Gnl per poter aggiornare la banca dati dei rumori”. “I comitati hanno denunciato più volte la rumorosità delle navi nella fase di scarico di gas naturale liquefatto e soprattutto hanno denunciato un fatto che ha spinto il nostro gruppo ha presentare l’interrogazione – ha continuato il consigliere e segretario regionale Dem -, cioè che il Comune di Porto Venere non è dotato di un piano acustico e che soprattutto la Provincia non mette in campo quelle campagne di controllo che a norma del codice ambientale dovrebbe effettuare”.

Risposta affidata all’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone, il quale ha premesso che “il procedimento di verifica di assoggettabilità alla Via – Valutazione integrata ambientale (procedimento a cui si fa riferimento nell’interrogazione di Natale, ndr) che ha ad oggetto l’ammodernamento e l’adeguamento dell’impianto di Panigaglia non è ancora stato chiuso dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica” e che Regione “nel proprio contributo inviato al ministero ha indicato la necessità che il proponente esegua il monitoraggio per la valutazione del clima acustico attuale e per la fase post operam, con specifico riferimento alle fasi di accosto, carico e scarico delle navi”; e, aggiungerà in un secondo momento, nel caso di accoglimento di quanto sopra, sarà la società proponente “a decidere con quale ente di misurazione lavorare, e a quel punto le misurazioni diventerebbero a carico del proponente stesso”.

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