Politica

Europa Verde: “Di fronte a cambiamento strutturale del clima è indispensabile un salto di qualità e visione”

Europa Verde: “Di fronte a cambiamento strutturale del clima è indispensabile un salto di qualità e visione”

La Spezia vista dal mare, a sinistra il San Giorgio

“Da diversi anni ormai, stiamo assistendo a un cambiamento strutturale del clima. Cambiamento che si manifesta anche con i sempre più frequenti eventi meteorici intensi. Non si tratta più di fenomeni eccezionali: è la nuova normalità con cui città come la Spezia devono imparare a convivere. Gli interventi di manutenzione ordinaria, pur essendo necessari, non bastano più. È indispensabile un salto di qualità e di visione che porti le amministrazioni locali, sulle quali ricade la maggior parte dei costi di intervento, a ripensare il modo in cui viene gestito il proprio territorio e come viene progettata la città. Occorre integrare la dimensione ambientale come elemento fondante della qualità urbana, dell’economia locale, della coesione e dello sviluppo sociale”. Si apre così un’intervento di Giovanni Cortelezzi per Europa Verde provinciale.

“La Spezia presenta una configurazione morfologica particolare: da un lato si affaccia sul mare, mentre dall’altro è racchiusa da un sistema di colline che formano un vero e proprio catino. Questa conformazione, che rende il paesaggio suggestivo, accresce tuttavia la vulnerabilità idraulica e la stabilità geologica del territorio. Le piogge intense che cadono sui versanti collinari si concentrano rapidamente verso la parte bassa e costiera, dove si trovano le aree urbanizzate e le principali infrastrutture – prosegue la nota di Cortelezzi -. Diventa quindi essenziale considerare l’intero bacino urbano e periurbano come un unico sistema idrologico. Diventa necessario e urgente gestire in modo attivo e continuativo i boschi collinari, che rappresentano una difesa naturale contro il ruscellamento e l’erosione, preservare e rinaturalizzare le aree verdi periurbane e i piccoli alvei, restituendo loro la capacità di assorbimento e laminazione, evitare nuove impermeabilizzazioni, creare e favorire soluzioni drenanti negli interventi di riqualificazione e recupero, coordinare la pianificazione urbanistica, forestale e idraulica, superando la frammentazione degli strumenti e delle competenze. In una città come la Spezia, la sicurezza idraulica dipende direttamente dall’equilibrio ecologico del suo intorno collinare. Proteggere questi ecosistemi significa ridurre i rischi e migliorare al tempo stesso la qualità ambientale, il microclima e il paesaggio urbano”.

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