
Genova. Il documento non è ancora definitivo e i consulenti tecnici degli imputati hanno inviato in questi giorni le proprie osservazioni, ma le conclusioni contenute nella bozza di perizia disposta per comprendere le cause del crollo della palma che il 12 marzo ha travolto e ucciso Francesca Testino in piazza Paolo Da Novi sono piuttosto nette nell’escludere la responsabilità di terzi rispetto agli attuali 12 indagati (di cui 11 sono dipendenti o ex dirigenti di Aster), tutti accusati di omicidio colposo.
Nell’incarico affidato dalla gup Carla Pastorini al perito agronomo Fabrizio Cinelli era stato chiesto di accertare “lo stato della palma” e “le cause della caduta con riferimento alle condizioni della stessa e il sito di radicazione”. Il riferimento era all’aiuola dove era stata piantata la palma oltre 30 anni fa, aiuola la cui manutenzione è affidata al Municipio Medio-Levante (mentre la palma e la sua manutenzione sono di competenza di Aster) su cui erano stati fatti nel periodo precedente al crollo alcuni lavori per la posa di piantine aromatiche