
Sarzana continua a investire sulla scuola, tra sostegno economico agli istituti, accordi per ampliare gli spazi didattici e attenzione ai servizi per le famiglie. Nelle ultime settimane la Giunta ha approvato due provvedimenti che confermano la volontà dell’Amministrazione di mantenere alta la qualità dell’offerta scolastica cittadina e di garantire continuità alle attività educative. Il Comune ha infatti destinato nuovi contributi all’Istituto comprensivo Ilaria Alpi (ISA 13) e al Parentucelli Arzelà. Al primo andrà un sostegno fino a 1.500 euro per coprire le spese di vigilanza pomeridiana dedicate agli studenti del corso musicale della scuola “Poggi Carducci”, che ogni lunedì, da ottobre a giugno, restano a scuola per le lezioni d’indirizzo. Il servizio permetterà di garantire la sicurezza dei ragazzi nel breve intervallo tra le lezioni del mattino e quelle pomeridiane. Il Parentucelli Arzelà riceverà invece 4.000 euro per finanziare le attività di orientamento legate ai nuovi indirizzi tecnici RIM (Relazioni Internazionali per il Marketing) e SIA (Sistemi Informativi Aziendali), in partenza dall’anno scolastico 2026-2027. L’obiettivo è valorizzare un’offerta formativa sempre più aderente alle esigenze del territorio e del mercato del lavoro, offrendo agli studenti strumenti per scegliere con maggiore consapevolezza il proprio percorso.
Sempre in ambito scolastico nelle scorse settimane è stato approvato anche il rinnovo dell’accordo per l’utilizzo dell’edificio della “Pro Sarzana”, di proprietà della Parrocchia di Santa Maria che continuerà a ospitare due classi dell’Istituto alberghiero “Casini” della Spezia anche per l’anno scolastico 2025-2026. L’intesa, siglata tra Comune, Provincia e Parrocchia, prevede un indennizzo complessivo di 12.000 euro – di cui 7.000 a carico del Comune – e consente di utilizzare gli spazi anche in orario extrascolastico per conferenze e iniziative culturali promosse dall’Ente. Intanto, nei prossimi giorni alcune famiglie sarzanesi riceveranno un invito a regolarizzare i pagamenti dovuti per i servizi di mensa e trasporto scolastico relativi agli anni 2020 e 2021. Dai controlli degli uffici comunali è emerso che mancano all’appello circa 100mila euro. Si tratta di semplici avvisi bonari, che non comportano al momento sanzioni o more, ma mirano a riallineare la posizione dei cittadini con il Comune.